Il Museo Tessile dedicato a M. Ginetto è articolato in diverse sezioni che offrono una panoramica completa del settore che a lungo a rappresentato la principale voce economica per Leffe. Ad essere esposti una sezione riguardante la lavorazione della seta, con un torcitoio circolare da seta della fine del 1700 dal diametro di m. 4,5 proveniente dal filatoio di Leffe. Un macchinario unico nella storia dell’industria tessile perché ebbe una durata tecnologica di almeno sette secoli a partire dalla sua comparsa a Lucca nel XIII secolo sino agli ultimi esemplari del 1935. A migliorarne l’efficienza contribuì anche Leonardo da Vinci ed il Museo ne ha riprodotto alcune intuizioni, come lo “zetto”, contenute nel Codice Forster e nel Codice Madrid. Ad integrare l’esposizione ci pensano anche una gigantesca ruota in legno di rovere, strumento di alimentazione ad acqua dell’antico torcitoio, e uno spazio dedicato all’ evoluzione dei telai: da quello tipico medioevale contraddistinto dal lancio della navetta a mano, al telaio con la “navetta volante”, a due telai a mano con macchine Jacquard di legno sino ad un esemplare meccanico a ratiera dell’inizio del 1900. Non mancano inoltre gli strumenti di controllo e misurazione come dinamometri, torsiometri, bilance di precisione, aspatrici oltre a ruote a filare ad aletta e ruote ad incannare. Di particolare interesse, infine, sono un torcitoio a ruota a 12 alette del 1750 ed uno giapponese a mano risalente al 1800.