09/06/2025
Filati, T Network
Alla scoperta di artisti che del nobile filato hanno fatto uno degli interpreti della loro creatività

Classe 1919, Mari Lai, originaria di Ulassai, ha fatto della tematica del filo il centro delle sue creazioni tese a sottolineare l’importanza del legame tra la tradizione sarda e l’arte contemporanea. La vita è infatti per l’artista un insieme di relazioni da tessere ed una trama di fili tesa a generare armonia tra le persone. Accade così che nelle sue opere, realizzate su grandi tele bianche o colorate, frammenti di fili si trasformino in tracciati che ricordano l’inchiostro su un foglio bianco. Tra le sue tele più note, da ricordare sono “Lenzuolo” –  grande lenzuolo scomposto in sezioni di altri piccolissimi pezzi di stoffa rettangolari a loro volta divisi da diverse pieghe realizzate da cuciture nere filiformi che fluttuano sullo sfondo bianco – e “Tela cucita”. Nell’opera, che riassume la sua esperienza artistica, la tela si compone di tre fasce di tessuto: la prima in stoffa monocroma; la seconda di lana decorata con la pavoncella (tipico motivo sardo, simbolo di fertilità) e la terza in un tessuto più scuro per conferire profondità alla realizzazione. Ad ogni fascia corrisponde un significato: la prima indica il mondo globale, la seconda il mondo locale e la terza il mondo universale. A legarle, anche simbolicamente, ci pensa un sistema di fili di lana che, come orditi da un filo di telaio sospeso, uniscono mondi separati.

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