E’ entrata a far parte dello staff commerciale di Tollegno 1900 nel 2017, occupandosi della distribuzione dei filati del brand nell’area turca. Ida KÜRKÇÜ mette l’accento sul valore del marchio e sulla qualità del servizio offerto ai clienti, punto di forza dell’azienda. “Se il servizio è indubbiamente un fattore distintivo del modo di operare del marchio, ci sono però anche altri due elementi che concorrono ad accrescere la reputazione di Tollegno 1900 in chiave internazionale: la capacità di comunicazione verso i clienti e anche verso gli agenti) e lo strutturato approccio commerciale.
Ida, quando parli di “capacità di comunicazione” a cosa fai riferimento?
Mi riferisco alla semplicità e alla trasparenza che definiscono gli scambi di informazioni nei confronti sia di chi sceglie i filati di Tollegno 1900, sia di chi fattivamente lavora per il marchio. Questa formula di comunicazione, estremamente efficace perchè ci permette di gestire al meglio ogni situazione e ogni richiesta, ha anche il merito di dare a noi agenti sicurezza e autorevolezza nel trattare con il cliente.
Cliente che sceglie Tollegno 1900 per la qualità del prodotto, la ricerca e la sperimentazione che si celano dietro ad ogni filato. Tra quelli proposti dal brand, a tuo giudizio, qual’è quello che rappresenta maggiormente l’azienda e perché?
Non ne scelgo uno, ma punto su tre: Harmony 4.0, New Royal e ora anche Royalcot. Questi filati non solo sono parte della storia dell’azienda, ma ne tratteggiano chiaramente l’evoluzione in materia di innovazione e sostenibilità.
Operi sul mercato turco: rispetto alla tua esperienza, quali filati di Tollegno 1900 soddisfano meglio le esigenze dei tuoi clienti?
Su questo non ho dubbi: Harmony, Woolcot e New Royal.
Parliamo di te: quando hai iniziato a fare questo lavoro e cosa ti ha convinto a proseguire in questo percorso professionale?
Sono oltre 20 anni che svolgo questa attività, avendola iniziata nel 2004, e sono sempre entusiasta come il primo giorno! Mi piace l’energia che si genera dal contatto con persone di culture diverse, ma anche dal prodotto, dai suoi colori, dalle mischie. Le novità che scaturiscono dalla moda e la storia che si nasconde dietro le nuove tendenze mi ispirano e solleticano la mia curiosità. Anche il rapporto con gli altri agenti è uno stimolo a proseguire su questo tracciato: sedersi allo stesso tavolo durante le cene di Pitti, scambiarsi informazioni, condividere, collaborare mi fa sentire più forte, sicura e fortunata. E naturalmente amo lavorare con l’Italia: poter essere “contaminata” dalla cultura italiana e anche dal cibo locale è una ricchezza.