05/05/2025
Filati, T Talk
La R&D Coordinator e Responsabile del Tlab di Tollegno 1900 racconta come nasce una collezione e come l’azienda negli ultimi 10 anni è evoluta nel nome di sostenibilità e innovazione.

Nel 2026 festeggerà 10 anni in Tollegno 1900 Nicoletta Meriglio, R&D Coordinator e Responsabile del Tlab di Tollegno 1900 approdata in azienda per una fortunata commistione di eventi, frutto di una lunga esperienza nel settore e di un valido network. Dal 2016 ad oggi molti i progetti a cui ha contribuito, le iniziative strutturate e le collezioni sviluppate che non solo hanno saputo interpretare le costanti evoluzioni del marchio ma, parallelamente, hanno anche aperto nuovi ambiti di crescita e sviluppo per Tollegno 1900. Creatività, ricerca, condivisione, contaminazione sono i pilastri su cui struttura la sua attività che si sviluppa su due diversi piani, distinti ma fortemente complementari. “Oltre ad essere responsabile del Tlab, spazio in cui si realizzano le nostre collezioni, si producono i teli, si impostano le cartelle colori, si preparano le scelte che vengono spedite ai nostri clienti in tutto il mondo, si lavorano filati e si studiano punti e lavaggi per presentare la nostra produzione nel migliore dei modi – spiega Meriglio – la mia attività parla anche la lingua della ricerca. Oltre a sviluppare nuove idee, mi occupo anche del coordinamento del Team di R&D composto da colleghi con competenze tecniche, produttive, di vendita e marketing. Dalla condivisione di pensieri, esperienze e informazioni prendono forma soluzioni funzionali a rendere il nostro servizio sempre più performante e la qualità del nostro prodotto eccellente”.

La crescita e lo sviluppo di un Marchio è frutto dunque di un solido lavoro di squadra..

Ne sono fortemente convinta. Insieme al gruppo che compone il Tlab, composto sia da ragazze giovani che da colleghe più esperte, lavoriamo a 4 mani perché il dettaglio e la qualità del prodotto siano sempre migliori grazie alla messa in comune di capacità personali e punti di vista. Il team, però, è vincente se le regole sono poche e chiare e tutti hanno l’opportunità di sentirsi parte del gruppo e la voglia di mettersi in gioco e di condividere aspirazioni e delusioni. Fondamentale, inoltre, è anche il contributo dei nostri clienti che, sempre più spesso, ci contattano per venirci a trovare e per avere informazioni su come lavoriamo i campioni che presentiamo.

Come nasce una collezione Nicoletta?

Essendo specializzati nella lavorazione della Pura Lana Merino ed essendo Harmony il nostro prodotto di punta, le nostre collezioni hanno una loro continuità stilistica ed espressiva. Quello a cui prestiamo molta attenzione e che rappresenta un punto di forza è il colore. Nel concreto il mio impegno è quello di riuscire a presentare i nostri filati in modo sempre diverso con l’obiettivo di dimostrare quanto la pura lana sia versatile per utilizzo e performance.

Cosa ti ispira in questa “missione di unicità” che segna ogni collezione?

Oltre a visionare portali internazionali dedicati alle tendenze, leggo molto e traggo interessanti spunti da cinema, musica e arte. Un bacino di ispirazione inesauribile me lo offre anche l’ambiente, sia urbano che naturale, e la visita di fiere, non solo del settore. Indubbiamente anche il confronto con le persone è uno sprone per innestare pensieri trasversali utili per accendere la scintilla della creatività.

Quale pensi sia il tuo talento?

Credo che il mio punto di forza sia, in primis, riuscire a capire quando una cosa sia davvero interessante per sviluppare una collezione, e, conseguentemente, creare delle connessioni tra i diversi elementi identificati così da disegnare un mosaico perfetto. Questo mio lato fortemente visionario va di pari passo, però, con un’anima estremamente concreta: il mio primo pensiero di fronte ad un’idea è come realizzarla velocemente e in maniera non troppo dispendiosa.

In questo processo creativo che ruolo svolgono sostenibilità, innovazione e sperimentazione?

Sono prioritari, come lo è la nostra identità, il nostro Heritage, da quello non si prescinde. Esemplificando: i colori sono la nostra forza, così come l’attenzione maniacale alla produzione e alla cura dei dettagli.

Sostenibilità ed innovazione sono due capisaldi…

L’attenzione alla sostenibilità è massima, l’azienda da tempo va in questa direzione e il nostro prodotto lo è per DNA: cosa c’è di più rispettoso della natura della lana? Questo filato, dalle caratteristiche uniche, deriva da un processo naturale che non ha tempo e che, oggi, è ancora più efficace grazie, ad esempio, a progetti di Lana Rigenerativa verso i quali si muovono tutti i brand più importanti. Anche il capitolo innovazione merita però un approfondimento: tutto il nostro staff è infatti fortemente impegnato nel  rendere sempre più performanti i processi e l’utilizzo dei macchinari.

Se dovessi raccontare a chi non conosce il marchio che cosa lo distingue rispetto agli altri brand?

La nostra identità solida è sicuramente il punto di partenza: esistiamo dal 1900, abbiamo cavalcato le mode di ogni stagione spesso anche anticipandole.  Facciamo dell’understatement il nostro vanto ma anche il trampolino su cui strutturare progetti avanguardistici frutto del lavoro e della professionalità di  un gruppo di persone che cercano, nonostante tutte le loro differenze e background, di camminare, semplicemente, nella stessa direzione. Principio che ci anima anche nella scelta dei nostri partner per lo sviluppo delle collezioni che hanno il nostro stesso approccio e visione. Un “Tollegno style” che non è imitabile.

“Tollegno style” che è frutto anche dell’evoluzione dell’azienda. Dal tuo ingresso ad oggi, come si è modificata?

Cambiare è parte del nostro DNA e la premessa per traguardare obiettivi sempre più ambiziosi. Forte di questa consapevolezza, negli anni, Tollegno 1900 ha saputo strutturarsi in modo più funzionale sia in termini di processi che di logistica e di gestione del personale. Le risorse sono un inestimabile patrimonio e riuscire a favorire la connessione tra figure che lavorano nello stesso reparto è la premessa per la crescita e per affrontare periodi non sempre semplici. Un ulteriore change è avvenuto con il nostro ingresso in Indorama Ventures che ci ha permesso di mettere in luce ulteriormente alcuni aspetti relativi all’ambiente aziendale e alle persone.

Facciamo un viaggio nel tempo in questi ultimi 10 anni: c’è un momento che hai vissuto in azienda che ti ha particolarmente gratificato o ha contribuito alla tua crescita personale?

Non c’è un solo momento, ci sono alcuni aspetti che vivo abitualmente che mi gratificano. Indubbiamente avere molta libertà di azione, poter scegliere e proporre senza condizionamenti è tra gli aspetti più motivanti ma anche responsabilizzanti. Non meno importante è l’opportunità di poter lavorare con molte persone che stimo sia all’interno che all’esterno dell’azienda e con le quali condivido dubbi, attese e progetti e questo mi piace, mi stimola e non mi fa sentire il tempo che passa.

 

 

 

 

 

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