E’ cresciuta professionalmente in Tollegno 1900 vedendo l’azienda rivoluzionarsi, passando da una gestione famigliare sino all’assetto attuale che la vede tra le punte di diamante del Gruppo Thailandese Indorama Ventures. Ha contribuito, con il suo operato, non solo all’”apertura” dell’azienda verso mercati extra Europei, ma anche nel raggiungimento di altri traguardi che dell’innovazione e della sostenibilità fanno la loro cifra. Una vita in azienda e per l’azienda, Stefania Bernardi, sales manager per il mercato extra CEE di Tollegno 1900, ha le idee chiare su cosa diversifica Tollegno 1900 dalle altre realtà del comparto filati. “Siamo un’azienda conosciuta in tutto il mondo grazie ad un lavoro capillare che, compiuto negli anni, ci ha portato a garantire una presenza continuativa sul mercato. Continuità che rappresenta una sicurezza per il nostro cliente a cui forniamo risposte rapide ed efficaci, un servizio di valore, un aiuto concreto nella risoluzione di eventuali criticità , oltre ad un prodotto qualitativamente ineccepibile e ad un’articolata offerta di studi coloristici. Proprio quest’ultimi, unitamente alla ricerca e ai processi di realizzazione, rappresentano uno dei nostri punti di forza tanto da indurci a creare un vero e proprio Archivio colori che non ha eguali”.
Proprio l’Archivio Colori rappresenta uno degli ultimi strutturati progetti dell’azienda che, negli anni, ha saputo innovarsi e rinnovarsi. Come è evoluta Tollegno 1900 dal tuo ingresso, oltre 30 anni fa, ad oggi?
Gli anni, in realtà , sono 37 e l’azienda ha cambiato davvero pelle dai miei inizi confermando non solo la sua flessibilità , ma anche la capacità di leggere i bisogni del mercato e di rispondervi in modo adeguato. Anche se siamo sempre stati una società per azioni guidata da cordate molto importanti di imprenditori con il supporto anche di Istituti di Credito, al mio esordio l’azienda, che è arrivata a contare anche 1000 dipendenti e poteva contare su una diffusione di prodotti sul mercato italiano e in parte Europeo, era pressochè a gestione famigliare. La spinta all’internazionalizzazione è stata uno degli elementi di svolta che ci ha portato a aprirci a nuove visioni indispensabili per poter lavorare con efficacia negli Stati Uniti o nel Far East. Un lavoro costante confluito anche nell’apertura di uffici in Giappone, Hong Kong e New York.
Un “cambiamento” che è andato di pari passo con un incremento delle vendite e dell’offerta di prodotti..
E’ indubbio. Questi risultati sono il frutto dell’inserimento in azienda anche di nuovi colleghi e collaborazioni che, oltre a potenziare la nostra proposta, hanno concorso anche a migliorarne la qualità . Ma non solo. Alla crescita costante dell’azienda hanno contribuito anche il monitoraggio del mercato, per intercettarne anzitempo le tendenze e le richieste, e l’implementazione della divisione Ricerca e Sviluppo. Una divisione che continua ad impegnarsi non solo nella identificazione di materiali sempre più performanti, ma anche attenti alla salute dell’uomo e alla tutela dell’ambiente. La sostenibilità per Tollegno 1900  è un pilastro. Lo confermano alcune scelte strutturali, come l’ampia copertura dei tetti della Filatura con pannelli solari o l’uso di turbine per la produzione di energia idroelettrica, e alcune importanti certificazioni di prodotto.
Non solo sostenibilità e Ricerca&Sviluppo sono dei capisaldi aziendali, ma anche innovazione, comunicazione, marketing. Ai fini dello sviluppo anche commerciale dell’azienda, quale il loro valore?
Sono tutti punti necessari e imprescindibili per un’azienda che voglia stare nel mercato con consapevolezza. Facciamo qualche esempio: i nostri clienti cercano e esigono la sostenibilità , ma parallelamente chiedono prodotti innovativi, indispensabili per rimanere competitivi sul mercato. Comunicazione e Marketing, anche se il nostro target di riferimento non è direttamente, ma indirettamente, il cliente finale, sono indispensabili per raccontare il nostro mondo ad altre realtà del comparto. Che si tratti di maglifici, di altri brands, di designer o futuri designers, siamo consapevoli che il nostro compito è anche quello di fornire loro idee, spunti creativi, suggerimenti. Per questo negli anni abbiamo sviluppato strumenti che si stanno rivelando molto efficaci in questa direzione come il nostro T-Blog,  contenitore di informazioni a 360° che va anche oltre l’azienda e si apre al mondo, le Newsletter sia corporate che tutorial con indicazione di alcuni “punti” da realizzare. Si tratta di un importante lavoro di squadra che ci vede affiancati da collaboratori esterni che, molto validi e stimolanti, contribuiscono alla nostra continua evoluzione.
Evoluzione che parla la lingua dei mercati di riferimento e quelli potenziali. Quali sono quelli in cui Tollegno 1900 performa al meglio e quali quelli che, invece, possono essere un valido volano per il futuro?
Al momento i mercati piĂą performanti sono quelli Europei. Nel Far East e di conseguenza anche nel mercato Americano risentiamo della concorrenza delle aziende che, producendo direttamente nel territorio, come avviene in Asia, non pagano lo scotto dei costi di trasporto e non risentono dei problemi sorti nei mari del medio Oriente o del Centro Africa. Questo, necessariamente, contribuisce a renderli anche piĂą competitivi a livello di prezzi, avendo costi di produzione inferiori. Nonostante tutti questi fattori impattino negativamente sui produttori Europei, alcuni clienti sfidano queste oggettive problematiche, rimanendo ancorati alla qualitĂ assicurata da aziende con una solida tradizione, proprio come Tollegno 1900.
L’Heritage è per Tollegno 1900 un importante trampolino da cui spiccare il volo. Così come, in termini commerciali, lo è la partecipazione a fiere di settore, prima tra tutti Pitti Immagine Filati. Ritieni che la presenza a queste kermesse sia sempre utile per proporre le proprie collezioni o ci sono altri canali che varrebbe la pena testare?
Pitti Filati, con il traguardo prossimo delle 100 edizioni, rimane la fiera di riferimento per il comparto. Non solo tutti i clienti la conoscono, ma tutte le aziende del settore vogliono o vorrebbero partecipare. Per questo diventa prioritario renderla sempre più appealing facendone un evento a 360° capace di generare un’onda lunga che possa andare oltre i giorni di pura esposizione. C’è inoltre la necessità di tenere conto del fattore tempo…
Durata della fiera o tempistiche da calendario?
Indubbiamente la seconda. Rispetto alla produzione le date della fiera andrebbero necessariamente anticipate e, possibilmente, dal 2026, accadrĂ .
Negli anni hanno sempre preso piĂą piede i workshop che, organizzati da enti e consorzi, permettono di presentare le collezioni anche fuori dai confini del Paese. Sono utili?
Per noi indubbiamente si. I workshop organizzati in diverse città europee ma anche negli USA e in Asia dal Consorzio Promozione Filati – CPF, sono stati per noi un valido metodo per avvicinarci a clienti che non potevano permettersi di viaggiare o non potevano far spostare team strutturati e per dare un segno continuativo al mercato della nostra presenza.