10/11/2025
Filati, T Talk
Dopo il progetto di tesi Overlay, il giovane creativo della maglieria ha le idee chiare sul suo futuro: da nuove collaborazioni all’ulteriore sviluppo del suo brand, già esistente, Antesch

Per la sua tesi di laurea allo IED di Torino ha puntato su Harmony di Tollegno 1900 in quattro colorazioni per realizzare capi in maglia fortemente identitari: Eugenio Cauteruccio deve la sua passione per la maglieria ad un professore che ha saputo trasmettergli entusiasmo per questo mondo. Mondo a cui è approdato, rispetto alla sua “storia” formativa, in modo non lineare. “Il mio iter scolastico è piuttosto particolare. Iscrittomi ad una scuola tecnica, dopo aver conseguito il diploma in perito elettronico- elettrotecnico, ho cambiato rotta scegliendo un percorso che mi rispecchiasse maggiormente. Ho così scelto lo IED di Torino dove ho scoperto la mia passione per la maglieria, approfondendola”.

Eugenio devi ringraziare un tuo professore per aver acceso la curiosità per la maglieria…

Indubbiamente si! La mia passione per la maglieria è nata proprio durante il secondo anno di università, quando ho conosciuto un professore che mi ha avvicinato a questo mondo trasmettendomi tutto il suo entusiasmo. Il suo imprinting è stato così forte che mi ha sollecitato a voler “fare di più” e sperimentare. Non a caso ho subito incominciato a cercare i macchinari da usare per dare forma alla mia creatività. Il desiderio di creare ciò che disegnavo è stato sin da subito molto spiccato.

Ed è in questo momento che sei entrato in contatto con Tollegno 1900?

Ho avuto modo di conoscere Tollegno 1900 sempre grazie al mio professore.  Discutendo con lui sul mio progetto di tesi e sulla tipologia di filo che avrei voluto usare, mi ha subito indirizzato su questa realtà.

Su quale filato ti sei concentrato?

Per la realizzazione dei capi in maglia della mia tesi ho deciso di usare solamente filato 100% lana merinos, puntando subito su Harmony di Tollegno 1900. Ho però selezionato 4 colazioni differenti per creare movimento nella collezione.

Perché proprio Harmony?

Per quanto riguarda i capi e le lavorazioni che volevo realizzare, avevo bisogno di morbidezza ma allo stesso tempo di struttura nel filo, andando a lavorare a 5 fili in macchina su tutto il capo. Per le applicazioni invece il filato Harmony, lavorato a tubolari e poi riempito, mi permetteva di avere quella morbidezza che il canale di imbottitura una volta inserito con altre tipologie di filo avrebbe compromesso.

Grazie anche a Harmony sei riuscito a dare “forma” al tuo progetto. Quale il tema ispirazionale di Overlay?

La mia collezione per la tesi si fonda sull’ideazione di una nuova armatura, pensata come quella definitiva, ispirata a diverse tipologie di protezioni esistenti sia nel mondo umano che in quello animale. L’osservazione del loro movimento e del modo in cui vengono utilizzate ha portato alla nascita di quella che considero l’armatura finale. Da qui prende vita Overlay.

A chiusura della tesi, non resta che proiettarsi nel futuro. Quali i tuoi progetti?

Ne ho mille e spaziano dalla partecipazione ad alcune sfilate e mostre presenti nel panorama italiano a stringere ancora qualche collaborazione con la scuola che mi sta richiedendo i capi. Non vedo l’ora però di entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro per  cercare di assorbire il più possibile. Uno step indispensabile per sviluppare il mio brand ANTESCH.

In bocca al lupo Eugenio!

 

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