Si scrive TAM ma si legge “corso biennale post diploma di alta specializzazione tecnica”, appartenente al sistema degli ITS (Istituti Tecnici Superiori italiani) l’opportunità per i giovani appassionati di moda e dell’universo tessile di crearsi una solida professionalità . Frequentando i corsi completamente finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Piemonte, l’ingresso nel mondo del lavoro non è più un miraggio, come sottolineano anche i numeri: forti dell’esperienza fatta sul campo già durante il proprio percorso formativo (oltre il 30% del monte ore di lezione è svolto in azienda con tirocini di durata variabile e annualmente vengono organizzati progetti didattici con le imprese per permettere agli studenti di sperimentare le competenze teoriche confrontandosi con le dinamiche produttive del settore), il 95% dei diplomati può contare su un’occupazione entro 1 anno dalla chiusura del percorso di studi.
Una prospettiva di valore, che ha portato 146 studenti a prendere parte ai 3 corsi attivati per il biennio 2020/2022: “Tecnico Superiore dei Processi Tecnologici”, “Tecnico Superiore di Prodotto e Progettazione e Design” e “Tecnico Superiore di Confezione e Maglieria”. <<L’obiettivo degli ITS – spiega Silvia Moglia, Direttore dell’ITS di Biella – è formare tecnici di alto livello per ovviare al problema del mismatch, la mancata corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro. Il nostro Istituto, rispondendo alla vocazione industriale del distretto biellese, è specializzato nel settore del tessile, abbigliamento e moda. Comparti che hanno raccolto grande interesse tanto che gli iscritti sono più che decuplicati rispetto agli inizi”.
Chi sceglie di iscriversi ad un vostro corso?
I nostri studenti sono per lo più giovani neodiplomati provenienti da tutte le tipologie di scuola secondaria superiore, desiderosi di intraprendere una carriera nel settore tessile e moda. Alcuni provengono da altre regioni d’Italia e anche dall’estero e, dopo un iniziale percorso universitario, hanno scelto di iscriversi al TAM per le indubbie opportunità professionali offerte dai nostri corsi. Non mancano infine designer e aspiranti stilisti che, pur con una carriera già avviata nel settore della moda, hanno deciso di specializzarsi e approfondire le proprie conoscenze sulle materie prime, il tessuto, le lavorazioni e i processi produttivi.
Una platea varia che al termine del proprio percorso formativo cosa si aspetta?
Alla conclusione del biennio gli studenti acquisiscono una conoscenza approfondita di tutta la filiera tessile, dalla materia prima al prodotto finito, passando attraverso tutti i processi di trasformazione e nobilitazione. Conoscenza che non è solo teorica, ma anche pratica, grazie alle molteplici ore di laboratorio svolte nei nostri laboratori di tessitura, filatura, tintoria e confezione & maglieria, sotto la supervisione di docenti provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni. Un articolato sistema di tirocini nelle più importanti aziende del settore completa il percorso.
I tirocini sono entratura di primaria importanza per aprirsi un’opportunità professionale. Quali figure cercano le aziende del comparto filati e tessile oggi?
Secondo una stima recente, nei prossimi 5 anni il settore tessile in Italia necessiterà di circa 13000 tecnici, distribuiti su tutta la filiera produttiva. Il nostro comparto lamenta da tempo una carenza di tecnici specializzati ed è proprio a questo scopo che sono nati gli ITS. Non dimentichiamo inoltre che lo sviluppo delle nuove tecnologie e la forte attenzione alla sostenibilità necessitano oggi di competenze specifiche.
Nel nome della specializzazione si colloca anche il vostro corso focalizzato sulla maglieria…
Il “Tecnico Superiore di processo, prodotto, comunicazione e marketing per la confezione e la maglieria” è l’ultimo nato tra i corsi del TAM ed è stato avviato nel 2019 sulla base delle richieste provenienti dalle aziende del settore. La necessità espressa era quella di poter avere figure capaci di intervenire nei processi operativi per progettare e realizzare prodotti del sistema moda, con particolare riferimento alle fasi della filiera afferenti alla confezione e alla maglieria. Proprio in occasione del nuovo anno accademico, abbiamo inaugurato a Magnonevolo un grande laboratorio completo di confezione e maglieria dove, su una superficie di oltre 600 mq, i nostri studenti hanno a disposizione macchinari efficienti e all’avanguardia per imparare e sperimentare, affinando così le loro competenze.
Ed è proprio in questo contesto che si sviluppa la collaborazione con Tollegno 1900 il cui filato EXPLORER è diventato materia prima per le lezioni sul campo. Una scelta non casuale…
Lo abbiamo scelto innanzitutto per la sua versatilità : a seconda che venga utilizzato a capo unico o a 2 o 3 capi può essere impiegato su tutte le macchine del laboratorio. Inoltre la vasta gamma di colori disponibili in pronta consegna consente agli studenti di esprimere tutta la loro creatività nella progettazione. Infine la sua struttura si presta a diversi finissaggi e gradi di follatura: un aspetto fondamentale nel campo della maglieria che necessita di molta pratica ed esperienza sul campo per acquisire le competenze necessarie. Ma la partnership con Tollegno 1900 non riguarda solo le materie prime, ma anche la grande disponibilità nell’accogliere i nostri studenti: 3 dei nostri diplomati lavorano attualmente in azienda. Inoltre la collaborazione fra il tutor scolastico responsabile degli stage e l’ufficio Risorse Umane di Tollegno 1900, insieme ai tutor aziendali, ci fornisce spesso dei feedback molto attenti e accurati che ci permettono di indirizzare i nostri studenti verso le carriere più consone alle loro inclinazioni.
Un gioco di squadra che guarda al futuro. Per il biennio 2021/2023 sono in programma nuovi corsi?
E’ previsto l’avvio di un corso completamente nuovo dedicato alla filiera orafa e realizzato in collaborazione con la Fondazione Mani Intelligenti di Valenza, dove avrà sede il corso. GEM (Gioielleria Educazione Moda) propone un percorso formativo che ruota intorno all’innovazione e all’evoluzione del ruolo dell’artigiano orafo, e introduce una logica di processo utile a comprendere la trasversalità della produzione complessa del gioiello.