Sono circa 50 i chilometri in cui si articola la Strada della lana che tocca le valli simbolo del tessile biellese, che da Biella raggiunge Borgosesia per approdare in alcuni centri minori della Valle Strona e della Valsessera come Pettinengo, Camandona, Valle Mosso, Trivero, Pray. A sfilare lungo il cammino sono le alte ciminiere in mattoni dei lanifici ottocenteschi, centrali elettriche, canali di derivazione, condotte forzate, villaggi operai, ville degli imprenditori, edifici ad uso sociale (asili, scuole e ospedali, centri dopolavoristici per il tempo libero delle maestranze) e “sentieri del lavoro” percorsi dagli operai per raggiungere le fabbriche. A fianco degli stabilimenti ancora attivi, lungo tutto il percorso sorgono decine di siti industriali storici tra cui la Fabbrica della Ruota di Pray, oggi parte dell’Ecomuseo del Biellese e sede di una mostra permanente dedicata alla storia industriale tessile. L’itinerario, progettato dal DocBi e dal Politecnico di Torino, prevede anche alcuni percorsi alternativi e integrativi rispetto a quello principale. Partendo da Vallemosso si possono, ad esempio, raggiungere alcuni centri che vantano antiche tradizioni laniere come Strona, Lessona, Vigliano e Cossato.