Buoni i risultati per l’edizione 89 di Pitti Filati che ha visto sfilare alla Stazione Leopolda di Firenze oltre 1.700 buyer e operatori del settore provenienti anche dall’estero. Rilevanti a riguardo si sono dimostrate le presenze francesi, tedesche e statunitensi. Numeri quelli della kermesse legata al mondo yarn che sono andati di pari passo con quelli che hanno segnato Pitti Uomo e Pitti Bimbo in Fortezza da Basso (6 mila operatori di cui 4000 buyer con una percentuale complessiva di compratori esteri di poco inferiore al 30%). Non sono mancate anche le sorprese: oltre che dai paesi europei (Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Austria, Olanda, Belgio, Russia, Polonia, Grecia e Portogallo in testa), i compratori sono arrivati dagli Stati Uniti, da Canada e Turchia. A partecipare sono inoltre stati anche i rappresentanti europei dei principali department store e gruppi retail di Cina, Hong Kong, Giappone e Corea, paesi dai quali ancora non è possibile spostarsi.
“Via via che i saloni entravano nel vivo – ha detto Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine – si facevano strada la sorpresa e la soddisfazione non solo per il livello qualitativo delle proposte e degli scambi, ma anche per gli stessi numeri, superiori alle aspettative. In particolare Pitti Filati, con tutte le ovvie differenze del caso, compresi spazio e nuovi allestimenti, è come ripartita da dove si era interrotta”.
“Siamo molto soddisfatti di questa edizione – ha commentato Lincoln Germanetti, AD di Tollegno 1900 – che ci ha permesso di riprendere dove ci eravamo bruscamente dovuti fermare. Il nostro settore vive di sensorialitĂ : poter vedere e toccare i filati, in particolare, è una parte primaria dell’esperienza non solo d’acquisto, ma anche di comprensione del prodotto. Il ritorno ad una fiera in presenza ci ha permesso di recuperare questa dimensione che, le necessitĂ imposte dalla pandemia, primo tra tutti il distanziamento, necessariamente avevano azzerato. Poter tornare ad incontrare in presenza partner storici e nuovi è stato molto motivante e ci ha portato ha guardare a domani con ancor piĂą entusiasmo. La divisione filati e il comparto aguglieria ci stanno dando grosse soddisazioni con ordini e richieste che provengono da tutti i Paesi: la nostra sfida attuale è quella di mantenere i livelli raggiunti in questi due ambiti che hanno fatto registrare crescite a due cifre percentuali”.
Previsioni di chiusura bilancio per 2021? “Stimiamo un abbondante recupero del fatturato perso durate il periodo di chiusure legate alle diverse ondate di covid-19. Contiamo su un riposizionamento del fatturato, già entro fine anno, a livelli superiori rispetto a quello del 2019, pre pandemia”.