Nella vita la vera sfida è non stancarsi mai di progettare, di dare orma e sostanza a desideri e sogni, di esprimere le proprie idee o intuizioni lasciandosi guidare dalla sensibilità e talento. Lo pensava Émile Zola che affiancava alla componente poetica anche una visione più pragmatica sostenendo che “l’artista è nulla senza il talento, ma il talento è nulla senza lavoro”. Come a dire: il talento può anche essere innato, ma va coltivato e addomesticato per poter esplodere in tutta la sua potenza. Ce ne siamo resi conto incontrando Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi, designers nel significato più ampio del termine – da direttori artistici a coordinatori aziendali dei marchi di proprietà – e “ricercatori di stile e volumi”, come amano definirsi. Sicuramente due anime creative che, durante una ricerca di filati nobili e duttili per lo sviluppo di una collezione di maglieria, hanno incontrato Tollegno 1900 apprezzandone le “capacità industriali concrete miscelate alla trasformazione evolutiva della creatività e della ricerca”.
Due componenti che si leggono anche nel vostro ultimo progetto: Shi.RT.
Shi.RT nasce come risposta alle trasformazioni veloci del mercato e come proposta di un prodotto che può subire mutevoli trasformazioni e abbinamenti, la camicia, le cui collezioni sono state strutturate in modo da essere presenti nel punto vendita nel momento più idoneo per il cliente. Una scelta che permette di evitare stoccaggi di magazzino, ormai inutili e dannosi, e di favorire una continuità lavorativa alla filiera di produzione, al 100% italiana.
Una dichiarazione d’amore all’Italia e al suo genio…
È questa un’altra peculiarità di questo nostro nuovo marchio che ha puntato anche e soprattutto sulla artigianalità italiana rinnovata, con un prezzo decisamente accessibile a molti. Una nuova sfida per rendere più allettante il Made in Italy a tutte le tipologie di clientela.
Con buona pace di un mercato molto volatile e dalle richieste fast. Cosa chiede ora il cliente?
Tutto ciò di cui ci si può innamorare nell’immediato. Domani? Non importa. Ciò che è essenziale è il vivere adesso, il presente! Noi cerchiamo comunque di imprigionare nei nostri prodotti quel profumo di futurismo che personalizza il prodotto del quotidiano.
Quotidiano che ha subito un vero tsunami nel 2020, portando a una radicale revisione del vivere. La pandemia ha imposto di ristudiarci e di ristrutturare il nostro approccio anche nel vestire?
Non crediamo che gli atteggiamenti o le scelte future subiranno grandi trasformazioni. Certo, le problematiche create dalla pandemia sono state, sono e saranno molte e hanno determinato e determineranno cambiamenti di alcune abitudini ed esigenze, ma il desiderio di vita resterà immutato, se non addirittura più presente. L’esigenza di prendersi cura di sé stessi e di partecipare ad un bene comune sarà inevitabile quindi, sia in casa che fuori, si cercherà sempre di essere a proprio agio anche nel vestire.
Stile vince su moda? Se “ai posteri andrà l’ ardua sentenza”, ai contemporanei spetta invece il compito della chiarezza nel comprendere se i due termini siano sinonimi o vivano di vita propria e separata …
Si tratta di due concetti complessi che hanno però un denominatore comune: la personalità. L’uno non sussiste senza l’altro. Stile è il segno distintivo del genio creativo, riconoscibile tra mille grazie anche ad un semplice dettaglio o volume. In questa direzione si dovrebbe aprire un vero “dizionario della Moda” articolato in pagine e pagine di nomi illustri che hanno creato e costruito modi a cui oggi tutti noi facciamo riferimento e di cui la moda è la manifestazione. Ciò a cui attualmente assistiamo è invece un’espressione diversa del concetto di moda che, comunque interessante, nasce dal desiderio dell’oggetto a prescindere dal suo valore creativo. “…mi piace…l’ho visto sui social… è di moda…”, ma la Moda è altro.
Come nasce una collezione moda? L’ispirazione in quali contesti matura?
Ricerca di immagini dal vissuto del quotidiano e dalla storia. Sensazioni di ciò che potrà essere nel divenire e che si concretizzano nel tessuto, nel filato, nella percezione tattile e cromatica della materia. Ricerca della struttura, che, settimana dopo settimana prende forma nei modelli. Studio del desiderio e della evoluzione del mercato. Sono molti i fattori che convergono in un unico punto: la struttura della collezione.
Partiamo allora dall’abc: la struttura e gli elementi che la definiscono.
Una collezione ha una sua concretezza materiale. Dopo aver idealizzato una storia o percepito il suo iter, si procede al dare corpo all’idea: si studiano tessuti e filati con una precisa cartella colori, quanto più possibile inerente al tema prescelto. Si procede allo studio dei volumi in collaborazione con i modellisti. Infine si dà vita a questi passaggi della ricerca, creando abbinamenti tessuto-modello nella realizzazione abile della manifattura
Nello sviluppo di una collezione e nella definizione della sua desiderabilità il tessuto, come il filato, sono un punto di valore: cosa li rende luxury?
Il colore ed il tatto, espressioni materiali del desiderio. Tessuti e filati di pregio concorrono a creare la sensazione di piacere o donano un senso di sicurezza nell’essere se stessi.
Quale è invece il ruolo del colore?
Il colore è il biglietto da visita perché istintivamente attiva i sensi e invita al tatto. Se è indovinato, sviluppa il desiderio di avere questo filato o quel tessuto. Per questo, una palette cromatica centrata perché capace di rispondere ai desiderata o ai bisogni del consumatore, è una sfida per i propri sensi, le proprie percezioni. La ricerca delle immagini è essenziale per darle vita.
Quando una collezione è “per sempre”?
Quando è unica nel suo stile riconoscibile.
Ci sono dei capi e dei colori che vanno oltre il tempo e dovrebbero avere un posto in ogni guardaroba, maschile come femminile?
Nessun dubbio per i colori: Blu! È aristocratico per Dna e contemporaneamente pratico: è da avere sempre. Tra i capi da non farsi mancare c’è la giacca. Se perfetta, per taglio, tessuto e colore, risolve ogni problema: nelle circostanze eleganti come in quelle di lavoro o di tempo libero la signora giacca, con t-shirt o cravatta o pull di splendida lana italiana finezza 14, non ha mai sbavature. Ovviamente di colore…Blu!